CENTO61 | ABITARE
ABITARE PER CENTO61
Dalla sinergia fra giovani committenti e progettisti palermitani nasce un bistrot colorato e vivace. Che infonde novità e brio a via della Libertà. Così Francesca Oddo, con la collaborazione di BasedArchitecture, descrive l’ultimo progetto di Studio DiDeA per il sito web di architettura Abitare.
“Cento61, il nuovo bistrot realizzato da Studio DiDeA Architetti Associati a Palermo.
Il progetto nasce dalla ristrutturazione di un vecchio ristorante situato in un edificio storico degli inizi del ‘900, seguendo l’intenzione della committenza di creare “un locale speciale dall’atmosfera leggera e informale, che diventi un luogo fisso di incontro per i palermitani per mangiare, bere, condividere e tornare”.
Il locale è introdotto da un ampio spazio esterno per poi svilupparsi su 130 mq interni ad una quota ribassata di 1.50 m
“La sfida progettuale è stata trasformare il seminterrato con cui ci siamo confrontati in un spazio arioso, valorizzando il giardino e scegliendo finiture e materiali che amplifichino la luminosità interna” spiegano i progettisti.
La grande palma Cycas centenaria definisce il cardine attorno a cui si snoda il progetto del giardino, articolato attraverso semplici elementi su diversi livelli: al piano strada, una sorta di lungo bancone e alti sgabelli in metallo si affacciano sul livello inferiore dove tavolini in metallo e ampie sedute in legno ritmano lo spazio.
Il metallo verniciato bianco – come rete a maglia stretta e come intelaiatura – è la cifra progettuale costante nei i diversi ambienti all’interno del locale; un elemento dagli echi industriali qui declinato sulle pareti come supporto neutro così da accentuare la luminosità e la percezione fluida e continua dello spazio.
Dispiegati lungo tutte superfici verticali, gli elementi metallici si alternano a pannelli in legno rovere, a lastre in marmo di Calacatta, agli inserimenti in blu Niagara creando una geometria di colori pieni e materiali caldi che rende vivido l’interno del locale; le tinte giallo e azzurro fluo delle sedute, alternate al blu cobalto dei divanetti accendono ulteriormente l’ambiente.
Il progetto di illuminazione ha previsto due striscie di luce led continua e dimmerabile a un metro e due metri e sessanta di altezza posizionate dietro la ret metallica, che ne aiuta la diffusione; dalle strutture a soffitto le lampade a sospensione in ottone di Flos diventano nuovi punti luce per ogni stanza.
Dalla grande palma centrale del giardino, la vegetazione è interpretata come elemento del progetto che ritorna all’interno con piante come Filodendro, Hederina, Ficus rampicante piante adatte agli interni – sistemate nei vasi cubici, poggiati sulle strutture a parete o sospese alle strutture a soffitto.”
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